Circa un centinaio di studenti in assemblea al Pratone della Sapienza, discutono tra loro e con due pro-rettori (Teodaro Valente, Ricerca e Innovazione e Guseppe Meco, politiche del Personale) su Maker Faire, l'imposizione agli studenti di pagare un biglietto di ingresso durante i tre giorni dell'evento, la sospensione dell'attività didattica e le ferie imposte ai lavoratori. Il tutto senza il confronto tra studenti e rettore. Infine la condanna alla risposta violenta da parte delle forze dell'ordine nei confronti di un numero esiguo di studenti inermi.